Secondo l’importante società di consulenza Alix Partners, gli investimenti programmati per i prossimi 8 anni dalle società automobilistiche per sviluppare modelli a propulsione elettrica, pura e ibrida, sono 255 miliardi di dollari, quindi, 10 volte maggiori di quelli degli ultimi anni.
Chi deciderà di affacciarsi a questo mercato dovrà quindi mettere in campo robusti capitali e la Cina, attualmente, si presenta come il Paese più preparato a tale rivoluzione.
A complicare la diffusione di questo programma di sviluppo tecnologico esistono purtroppo ancora parecchi fattori, in primis, il costo di produzione delle batterie; infatti, negli ultimi due anni il prezzo del Cobalto e del Nichel è raddoppiato e in alcuni casi anche triplicato ed il previsto aumento della domanda potrebbe far lievitare ulteriormente i prezzi, nonché mettere in difficoltà il mercato mondiale di tali risorse.
Fatte queste considerazioni, è possibile che il passaggio definitivo dall’auto tradizionale a quella elettrica non procederà così velocemente come l’industria dell’auto vorrebbe, ma l’idea di ridurre l’inquinamento è diventata ormai molto cara ai consumatori, per cui è quasi certo che il trend verso l’elettrificazione procederà prendendo in considerazione fonti rinnovabili e più pulite, grazie alle quali, tra pochi decenni sarà possibile trarre un bilancio ottimale sulla mobilità elettrica.